Addio a Beppe De Cecco, il signore della pasta che fece sognare anche il calcio

L’imprenditore abruzzese lascia un’eredità industriale e sportiva che ha intrecciato tradizione, finanza e passione

by Financial Day 24
0

Addio a Beppe De Cecco, il signore della pasta che fece sognare anche il calcio

L’imprenditore abruzzese lascia un’eredità industriale e sportiva che ha intrecciato tradizione, finanza e passione

È improvvisamente scomparso Giuseppe Adolfo De Cecco, amministratore e presidente della società Molino e Pastificio De Cecco, da oltre trent’anni figura centrale nella storia e nella crescita dell’azienda. La scomparsa di Beppe De Cecco segna la fine di un’epoca per l’imprenditoria abruzzese e per il sistema industriale agroalimentare italiano. Figura centrale del pastificio De Cecco, marchio conosciuto nel mondo come simbolo di eccellenza italiana, Beppe ha saputo coniugare la visione economica al radicamento territoriale. La sua storia è quella di un imprenditore che è riuscito a mantenere intatta l’identità familiare dell’azienda, pur guidandola in una fase di espansione globale in cui il settore alimentare ha dovuto confrontarsi con sfide complesse: la pressione dei mercati internazionali, la concorrenza dei colossi multinazionali, la necessità di innovare senza tradire la tradizione.

De Cecco è stato un interprete moderno di una strategia industriale ancorata al grano di qualità e alla trafilatura al bronzo. Nel corso degli anni, il pastificio ha rafforzato la sua presenza all’estero e consolidato una posizione competitiva che ha permesso all’Abruzzo di ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’export agroalimentare italiano. 

Ma De Cecco fu anche un uomo di sport e di passioni.  ‘Don Beppe’, come era conosciuto a Pescara l’imprenditore, è stato anche presidente del Pescara Calcio. Con lui alla guida la formazione conquistò la promozione in Serie A nel campionato 2011-2012. “Figura di grande importanza nella storia del Delfino – scrive la società -, grazie alla sua iniziativa il Pescara Calcio seppe rialzarsi in uno dei momenti più bui della propria storia. La tifoseria biancazzurra lo ricorderà sempre con affetto e gratitudine. La Delfino Pescara 1936 e il presidente Daniele Sebastiani porgono le più sincere condoglianze alla famiglia De Cecco in questo momento di grande dolore”. 

La risalita nella massima serie rappresentò una spinta di visibilità per la città, un volano di entusiasmo collettivo e un’occasione di investimenti in un settore, quello calcistico, dove la gestione finanziaria è spesso segnata da fragilità strutturali. La presidenza di De Cecco dimostrò invece che l’equilibrio tra passione e rigore economico può creare risultati duraturi, pur in un contesto difficile come quello del calcio italiano.

Con la sua scomparsa si chiude un capitolo in cui impresa e sport si intrecciavano in un unico filo narrativo, quello di un Abruzzo che voleva affermarsi fuori dai propri confini senza rinunciare alla propria identità. 

«Figura di grande importanza nella storia del Delfino – scrive la società calcistica -, grazie alla sua iniziativa il Pescara Calcio seppe rialzarsi in uno dei momenti più bui della propria storia. La tifoseria biancazzurra lo ricorderà sempre con affetto e gratitudine. La Delfino Pescara 1936 e il presidente Daniele Sebastiani porgono le più sincere condoglianze alla famiglia De Cecco in questo momento di grande dolore». 

A cura di Dario Lessa
Leggi anche: Milano guida la ricchezza tra moda, imprese e tradizione
Seguici su Facebook e Instagram!

You may also like

error: Il contenuto è protetto!!