Al via la Carta della Cultura: 100 euro per i libri
Un incentivo tra welfare sociale e investimento nel capitale umano
Una misura che parte ad ottobre
Con l’inizio di ottobre prende il via la Carta della Cultura, un’iniziativa che assegna un bonus di 100 euro destinato all’acquisto di libri. Si tratta di uno strumento di sostegno mirato a favorire l’accesso alla lettura e alla conoscenza, soprattutto per quelle famiglie che, a causa di vincoli economici, incontrano maggiori difficoltà nell’investire in istruzione e cultura. Il provvedimento si inserisce in una più ampia politica di welfare culturale, che intende rafforzare la domanda interna legata al comparto editoriale.
Requisiti e platea dei beneficiari
Il bonus è destinato ai nuclei familiari, italiani o stranieri residenti in Italia, con un Isee inferiore a 15mila euro. La scelta della soglia non è casuale: l’obiettivo è concentrare le risorse su chi si trova nella fascia di reddito più fragile, garantendo un sostegno mirato e non dispersivo. L’impostazione inclusiva, che non discrimina in base alla nazionalità ma si fonda sul criterio della residenza, rafforza il principio di equità sociale e favorisce l’integrazione.
Impatto sul settore editoriale
Dal punto di vista economico, la Carta della Cultura rappresenta un potenziale stimolo per l’intero comparto librario. In un mercato caratterizzato da margini sempre più sottili, in cui gli editori devono fare i conti con l’aumento dei costi di produzione e la concorrenza dei contenuti digitali, l’iniezione di domanda pubblica attraverso un incentivo diretto può contribuire a sostenere le vendite e, di conseguenza, l’occupazione nel settore. Si tratta di un esempio di politica di sostegno indiretto all’industria culturale, in cui la leva della domanda si affianca agli interventi più tradizionali legati a sgravi fiscali e incentivi alla produzione.
Cultura come capitale sociale ed economico
La misura ha anche un valore di lungo periodo: incentivare l’acquisto di libri significa investire nel capitale umano, stimolando competenze e conoscenze che avranno ricadute positive sull’economia e sulla società. La letteratura economica sottolinea come la diffusione della cultura sia correlata non solo alla crescita individuale, ma anche alla produttività collettiva. Un Paese che legge di più è un Paese che innova di più, che alimenta il pensiero critico e che si rende maggiormente competitivo in un contesto globale.
Criticità e prospettive future
Non mancano però interrogativi legati all’efficacia complessiva della misura. Il bonus di 100 euro rischia di avere un impatto limitato se non accompagnato da ulteriori politiche di sostegno alla lettura, come il rafforzamento delle biblioteche pubbliche, la digitalizzazione dei cataloghi e iniziative di educazione scolastica. Inoltre, resta il tema della sostenibilità finanziaria: destinare risorse pubbliche a un provvedimento di questo tipo comporta inevitabilmente scelte di bilancio, che devono essere bilanciate con altre priorità sociali. Tuttavia, se inserita in una strategia più ampia, la Carta della Cultura può rappresentare un primo passo verso un modello di welfare culturale strutturale e non occasionale.
A cura di Dario Lessa
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