Milano sotto inchiesta
Le ombre sull’urbanistica e l’impatto sull’economia della città
Indagini giudiziarie scuotono Palazzo Marino: coinvolto il sindaco Sala, l’assessore Tancredi valuta le dimissioni. Le conseguenze per il settore immobiliare e la fiducia degli investitori.
L’inchiesta sull’urbanistica milanese, che ha portato all’indagine del sindaco Giuseppe Sala e ha spinto l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi a dichiararsi «disponibile a dimettersi», apre scenari di profonda incertezza per la città. Al centro dell’indagine vi sarebbero presunte irregolarità nella gestione di alcuni progetti immobiliari di rilievo, tra cui interventi su aree strategiche come quelle in zona Porta Romana e nell’area ex Scalo Farini. Si tratta di operazioni con impatti significativi sull’assetto urbano e sul valore economico di porzioni rilevanti del territorio cittadino.
Le indagini giudiziarie, seppur in fase iniziale, rischiano di rallentare un sistema economico che negli ultimi anni ha fatto leva proprio sull’edilizia, sulla trasformazione urbana e sugli investimenti immobiliari per alimentare la crescita. Milano, da sempre considerata la locomotiva economica del Paese, ha attratto capitali nazionali e internazionali puntando su grandi progetti di rigenerazione, sostenibilità e innovazione architettonica. La stessa narrazione della “città del futuro” potrebbe subire uno stop, proprio nel momento in cui era in atto una nuova stagione di rilancio post-pandemico.
Il coinvolgimento diretto del sindaco e di uno degli assessori più operativi della giunta solleva interrogativi non solo politici, ma anche di tenuta dell’intero sistema di governance urbana. Le imprese del settore edilizio e i fondi d’investimento, già alle prese con la volatilità del mercato e i costi crescenti delle materie prime, guardano ora con preoccupazione a una possibile paralisi amministrativa o, peggio, a un clima di sfiducia diffusa. L’incertezza normativa e politica è da sempre uno dei fattori che più scoraggiano gli investimenti di lungo periodo, specie in un settore come quello immobiliare, dove i tempi di realizzazione si misurano in anni e la stabilità istituzionale rappresenta un prerequisito essenziale.
La disponibilità alle dimissioni da parte dell’assessore Tancredi, figura tecnica ma molto vicina a Sala, può rappresentare un gesto di responsabilità politica ma anche l’inizio di una fase di transizione che rischia di rallentare i procedimenti urbanistici in corso. Nel frattempo, la reazione dei mercati immobiliari sarà un primo indicatore sensibile: se i progetti verranno congelati o se gli operatori inizieranno a spostare risorse altrove, l’impatto economico potrà farsi sentire già nel medio periodo.
Milano resta una città centrale nel panorama europeo per attrattiva economica, ma la reputazione e la trasparenza amministrativa sono ormai parte integrante del suo valore. L’equilibrio tra giustizia, amministrazione e sviluppo economico sarà ora decisivo per capire se la città saprà reagire all’onda d’urto dell’inchiesta o se, al contrario, rischia di vedere compromessa la sua traiettoria di crescita.
A cura di Dario Lessa
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